Al settimo cielo per la seconda gravidanza della compagna Giada Pezzaioli, Giovanni Conversano ha confessato di essere però molto preoccupato. Non per la nascita del secondogenito, che andrà a far compagnia al fratello maggiore Enea, bensì per la situazione economica di famiglia, che in questo periodo storico è particolarmente precaria. “Quando farò la proposta di matrimonio ufficiale? Spero il prossimo anno. Sto aspettando che la situazione economica aziendale riparta” ha spiegato l’ex tronista di Uomini e Donne nella sua intervista al settimanale Nuovo in edicola questa settimana. “Io mi occupo di comunicazione, eventi, manifestazioni e con la pandemia stiamo soffrendo davvero tanto” ha dichiarato.
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Sempre alla rivista di Riccardo Signoretti, il quarantenne pugliese ha spiegato che anche le nozze sono saltate a causa dell’epidemia di Coronavirus che ha messo in ginocchio l’Italia e il mondo intero. “Volevamo sposarci a giugno ma con il Covid-19 è saltato tutto” ha detto. “Ora vogliamo dare precedenza alla gravidanza, quindi ci sposeremo nel 2022” ha concluso Giovanni con molta serenità. Del resto ora la gravidanza della sua Giada procede al meglio, dopo il grande spaventi di dieci giorni fa, quando, recatasi in ospedale per dei dolori associati a una perdita di sangue, la ragazza si è sentita diagnosticare un aborto (per fortuna poi smentito). Giada Pezzaioli ha raccontato che tutto è cominciato una mattina, mentre stava innaffiando l’orto assieme al piccolo Enea, il primo figlio avuto dall’ex tronista di Uomini e Donne Giovanni Corversano.
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A un certo punto la ragazza ha avvertito un forte dolore al ventre e subito dopo si è vista colare del sangue tra le gambe. Chiamato il compagno, i due sono corsi al più vicino ospedale Qui, ha raccontato l’ex concorrente di Miss Italia, i due hanno incontrato una dottoressa che “merita di non fare il lavoro che fa”. Dopo una visita frettolosa e alle paure di Giada che spiegava che stava perdendo sangue, la donna ha minimizzato affermando: “Va bene, ma sono sei settimane” sminuendo la gravità di un aborto solo perché precoce.
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“Piangevo, ero terrorizzata” ha proseguito Giada. “La ginecologa mi ha detto che non si vedeva la camera gestazionale né il sacco vitellino. Mi ha detto che avevo avuto un aborto”. E invece il feto c’era ancora. Giovanni e Giada lo hanno scoperto grazie a uno zio di Conversano che è il primario di ginecologia a La Spezia. L’uomo ha infatti consigliato a Giada di sottoporsi a un esame Beta per rilevare l’ormone della gravidanza in corso. Dagli esami è emerso che non c’era stato nessun aborto e che il bimbo stava bene, contrariamente a quanto frettolosamente dichiarato dalla dottoressa.
Giada non ha rivelato il suo nome, ma si è detta giustamente scandalizzata da tanta mancanza non solo di umanità, ma anche di professionalità e competenza medica.
