Aggiornato al: 28 Settembre, 2020  7158

Ares-Gate, regista parla di Adua Del Vesco: “Era una bimba quando è stata catturata dalla setta”

La regista Francesca Berger si è espressa sulla spinosa vicenda legata alla presunta setta dei vip

Ares-Gate, regista parla di Adua Del Vesco: “Era una bimba quando è stata catturata dalla setta”

La regista Francesca Berger si è espressa sulla spinosa vicenda legata alla presunta setta dei vip


Continuano ad aggiungersi tasselli al tortuoso caso denominato Ares Gate, emerso nella casa del Grande Fratello Vip da una conversazione tra Adua Del Vesco e Massimiliano Morra. Come è ormai risaputo, la giovane attrice ha parlato di un certo Lucifero che manipolava le vite degli artisti. Insomma, una vera e propria setta che l’ha segnata profondamente. A tal proposito si è espressa Francesca Berger, una regista che conosce molto bene la storia di Adua.

Ares-Gate: parla una regista cinematografica

Da quando Adua De Vesco e Massimiliano Morra hanno parlato della presunta setta a cui sarebbero appartenuti in passato, è scoppiato un vero e proprio caso mediatico che rischia di avere dimensione impressionanti. Dagospia l’ha denominata Ares Gate in quanto tutto ruoterebbe intorno all’agenzia Ares film che vedeva Alberto Tarallo come vertice. Proprio questo produttore avrebbe manipolato la vita di tanti artisti, tra cui quella di Adua. A tal proposito, una regista molto nota si è espressa su questa spinosa vicenda.

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Ares-Gate: il caso si infittisce

Stiamo parlando di Francesca Berger, la quale ha spiegato di conoscere l’attuale concorrente del gf vip 5 e di averla avuta sempre a cuore: “Mi è sempre molto dispiaciuto di questa ragazza che era una bimba quando forse fu catturata da certi giri più grandi di lei e speravo quando la vedevo che ne potesse uscire, e immaginavo che in tanti sapessero, come me di certi chiacchiericci intorno a certi ambienti”. Nel corso di questi giorni se ne sono dette di tutti i colori sull’Ares Gate. In particolare si è parlato di quale fosse il modus operandi dell’agenzia: cambi d’identità, isolamenti affettivi, costrizioni sentimentali e soprattutto sudditanza psicologica. Un quadro terrificante che conoscerebbero tanti esponenti del mondo dello spettacolo, tra cui la regista che si augura che la verità venga fuori.

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“Spero venga tutto fuori, nomi noti e illustri, di vittime e carnefici, uomini e donne, ma soprattutto il definito “Lucifero” e company, che dubito fortemente abbiano fatto e facciano i santoni per mestiere. Sicuro è che hanno fatto troppo male a tante persone”.  Torneremo molto presto sull’argomento Ares Gate perché sicuramente ci saranno ulteriori aggiornamenti e testimonianze.