Sulla scia delle manifestazioni per le principali piazze d’Italia dei No-Green Pass, Povia è tronato a far parlare di sé dicendosi un sostenitore del movimento in corso, che si oppone all’introduzione del lasciapassare anti-Covid 19 stabilito dal nuovo Dpcm di Mario Draghi. L’occasione della rivelazione è uno sfogo a cui il cantante si è lasciato andare a mezzo social, dove ha in particolare paragonato l’introduzione della certificazione verde per l’idoneità ad alcuni attività, luoghi e servizi pubblici alle leggi razziali, introdotte negli anni in cui vigeva il Fascismo in Italia ed erano rivolte soprattutto agli ebrei.
Povia contrario al Green Pass: il messaggio
Riattivatosi sul social TikTok, in questi giorni, Giuseppe Povia si è inaspettatamente pronunciato sul Green Pass, la nuova iniziativa governativa anti-Covid-19 che in Italia entrerà in vigore a partire dal prossimo 6 agosto 2021 e per il quale sarà possibile essere idonei per determinati servizi, attività e luoghi pubblici come il cinema. Per questo basterà una sola dose di vaccino anti-Coronavirus, un tampone negativo oppure il contagio da Covid superato con guarigione. Al riguardo, però, Povia si è detto contrario, registrando un nuovo video per gli utenti dai toni piuttosto duri contro il Governo Draghi.
La posizione di Povia conntraria al Green Pass
Nel suo TikTok a tema politico, quindi, Giuseppe Povia esordisce scagliandosi contro la misura del Green Pass adottata dal Governo Draghi, paragonandola alle disposizioni delle leggi razziali fasciste. “Finiremo come con le dittature del secolo passato -dichiara con toni perentori-, dove gli ebrei non potevano fare nulla”.
Povia risponde agli haters
Rispetto alla sua posizione anti-Green Pass, sulla scia delle manifestazioni in corso in Italia sostenute da chi si dice contrario all’obbligo indiretto del farmaco sperimentale comunemente chiamato vaccino anti-Coronavirus (la cui fase 3 di sperimentazione si concluderà non prima del 2023) in Italia, Povia ha poi risposto agli hater, indignati del suo punto di vista: “Qualcuno si è indignato. A conferma che non capite un cazzo. Le dittature è ovvio che si sostituiscono, ma sempre regimi sono”. C’è da dire intanto che anche i vaccinati possono contagiare e contagiarsi, così come sostenuto dal Presidente dell’ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, e ripreso dal sito-web Paragone.it del politico anti-Green Pass, Gianluigi Paragone.
Chissà, quindi, come evolverà la questione italiana del Green Pass.
