Uno dei temi caldi di Sanremo 2023 è sicuramente la presenza di Volodymyr Zelensky. La notizia della sua partecipazione aveva fatto storcere il naso a numerose persone, le quali si erano dette contrarie a tale scelta. Fino ad allora non c’era ancora la conferma ufficiale, ma adesso Amadeus ha ufficializzato l’arrivo del presidente ucraino. Neanche a dirlo, buona parte dell’opinione pubblica ha fatto sentire la propria voce e avrebbe avviato una petizione per annullare l’invito. Tuttavia il conduttore è irremovibile sulla sua scelta.
Sanremo 2023: Amadeus conferma il presidente ucraino
Era stato Bruno Vespa il primo ad annunciare la possibile presenza di Volodymyr Zelensky a Sanremo 2023. Il noto giornalista, nonché scrittore, aveva fatto sapere: “Lui vorrebbe venire a Sanremo e Amadeus sarebbe pronto ad invitarlo nel corso dell’ultima serata”.
Detto fatto, in quanto Amadeus ha confermato la partecipazione del presidente ucraino e ne ha spiegato i motivi: “Siamo in contatto, ho chiesto di essere presente con un messaggio registrato”. E ancora, entrando nello specifico: “Deve essere un messaggio di pace, andrà in onda nella serata del sabato dopo le 28 esibizioni dei cantanti in gara”.
Sanremo 2023: la petizione e la risposta del conduttore
Se quando non c’era ancora la conferma della partecipazione di Volodymyr Zelensky a Sanremo 2023 parte dell’opinione pubblica si era già detta contraria, ora che è arrivata quella che sembra essere proprio l’ufficialità non sono mancate le critiche con tanto di azioni. Su Byoblu, blog di controinformazione fondato da Claudio Messora, sarebbe partita una petizione contro la presenza del presidente ucraino al Festival.
Una petizione che avrebbe già raccolto 80 mila firme e che stima di raggiungerne il quadruplo prima dell’ultima serata dell’evento. Sta di fatto che pare proprio che ogni istanza o richiesta verrà cestinata da Amadeus, in quanto sembra essere irremovibile sulla sua decisione: “Comprendo e non mi meraviglio che il suo intervento possa dividere, ma tutte le guerre sono orribili e abbiamo il dovere di non dimenticarlo”.
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