Sono tante le persone che sono passate per il reality più famoso d’Italia e molte di queste hanno lasciato il segno per un motivo o per un altro. Solo qualche anno fa, Raffaello Tonon fece parte della seconda edizione del Grande Fratello Vip. Una stagione considerata dagli appassionati del programma la più bella di sempre, ma che a quanto pare lascia alcune ombre. Ebbene sì perché l’ex inquilino si è lasciato andare una profonda confessione sul suo stato di salute all’interno della casa.
Grande Fratello Vip: la confessione di Tonon
In molti ricordano l’esperienza di Raffaello Tonon nella casa del Grande Fratello Vip. Un’esperienza indimenticabile che non solo gli fece ritrovare il successo ma che gli ha permesso di trovare un grandissimo amico: Luca Onestini, ritornato quest’anno nel reality. Il duo è stato ribattezzato “Oneston” continuando a far ridere anche fuori dal reality grazie ad altre partipazioni radiofoniche. Tuttavia, quell’edizione nasconde un clamoroso segreto. A rivelarlo e Raffaello da Barbara d’Urso: “Ho deciso di fare questa avventura e devo dire che per fortuna c’era Luca se no sarebbe stato il primo reality dove uno si sarebbe tolto la vita nella casa”. Una confessione, forse presa con un po’ di leggerezza, che ha fatto il giro del web e sollevato un quesito molto importante: gli autori sono davvero consapevoli di chi mettono nel cast?
Grande Fratello Vip: la depressione e il caso Bellavia
Solo qualche settimana fa, la settima edizione del Grande Fratello Vip ha dovuto affrontare il terribile caso Bellavia. Una situazione di bullismo, emarginazione e soprattutto di mancanza di empatia. Ma anche una storia che affonda le radici sulla salute mentale, troppo spesso sottovalutata in determinati programmi televisivi. Ed ecco che le parole di Raffaello Tonon lasciano il segno, anche perché ha commentato questo caso spiegando la sua situazione: “Sono un ex depresso, ho sempre sofferto di depressione e ho avuto molta paura di partecipare al GF Vip”.
E ancora: “Mi ero portato dei farmaci per dormire, li ho presi per due giorni, al terzo non ne ho sentito più bisogno. E’ chiaro che la mia situazione non era come quella di Bellavia, ma devo dire grazie a Luca che non mi ha fatto venire l’ansia dell’imbrunire”.
