Le ultime news sulla riforma del lavoro relativa a quest’anno e, nello specifico ai voucher, ruotano intorno all’importanza e ai contenuti del referendum. Non esiste ancora un’ufficialità sulla data del referendum sul Job Act, ma gli elettori verranno chiamati a votare presumibilmente tra il 15 aprile e il 15 giugno 2017. Vediamo in dettaglio su cosa verterà Il quesito sui voucher
Riforma del lavoro, referendum e quesito sui vaucher: verso l’addio definitivo?
Il referendum, per chi non lo sapesse, consiste in due quesiti riguardanti la riforma del lavoro: la reintroduzione della responsabilità solidale in materia di appalti e l’eliminazione dei voucher.
Il sindacato di Susanna Camusso si divide tra: Cgil che ha promosso il referendum abrogativo e Cisl e Uil che sostengono le proposte legislative del Governo, attue invece a regolamentare lo spirito originario del lavoro occasionale, contenuta nella legge Biagi del 2003.
Riforma Lavoro 2017, voucher solo per lavoro accessorio o abolito?
La Legge Biagi del 2003 è la vera ispiratrice dei voucher, nati per retribuire il lavoro accessorio, attraverso degli strumenti semplici che avessero in sé anche i versamenti contributivi e le garanzie assicurative. Oggi deve tornare ad essere regolamentato perché ve ne é stato un abuso che sta ledendo i giovani stessi.
La leader del sindacato sostiene che, la teoria sul voucher come strumento per arginare il lavoro nero, sia solo un luogo comune e dichiara di possedere un’ampia documentazione a testimonianza che “il voucher sia il paravento di attività di lavoro in nero”. Per la Camusso, dunque, il destino i buoni lavoro non è la correzione ma l’abrogazione.
Riforma lavoro 2017, voucher: Cisl e Uil pro modifiche legislative del Governo
Ma l’abolizione non è l’unica soluzione invece secondo Cisl e Uil, che appoggia il ritorno alla legge Biagi del 2003, circoscrivendo l’utilizzo dei voucher ai casi di lavoro discontinuo, limitandone l’utilizzo ad alcune categorie e destinandoli solo a certe tipologie di persone socialmente meno avvantaggiate.
Tra le proposte del governo sostenute da Cisl e Uil troviamo quella di abbassare il tetto attualmente fissato a 7 mila euro, ridurre la validità del voucher che oggi è di 12 mesi, restringerne il limite temporale di impiego a massimo 10 giorni, aumentarne la tracciabilità e bloccarne l’utilizzo a chi ne fa un uso improprio. Basteranno le proposte del Governo a convincere gli italiani a votare NO al referendum sull’abolizione dei voucher oppure il buono lavoro scomparirà definitivamente come metodo di pagamento?